28.3.11

A colazione con Carmine Antonucci

Siamo andati a colazione con Carmine Antonucci allo Chapeau di Sava.La sua mostra personale non è passata inosservata:apparizioni in TV,recensioni sul quotidiano e il suo nome impazza sui blog di arte. Abbiamo voluto incontrarla per conoscere meglio la sua arte e sapere qualcosa in più di lei. Mentre chiacchieravamo davanti ad un cappuccino e qualche dolce squisito dello chapeau mi è venuto in mente un mio post passato “A COLAZIONE CON LE AMICHE”Passare una mattinata in sua compagnia è stata davvero piacevole e travolgente. E’ una persona brillante Carmine,simpatica e padrona della conversazione,non ci si annoia a parlare con lei,a confrontarsi e a spettegolare un po'.








Parlare di arte con lei è un atto dovuto. I suoi lavori non sono soltanto dei semplice quadri,ma sono delle opere d’arte,esche seducenti che sollecitano la coscienza artistica e la sensibilità di ciascuno di noi.
Il suo amore per l’arte comincia da piccola”questo è sempre quello che ho voluto fare”ci racconta “per me è come respirare…una necessità di vita”
Il suo percorso inizia con una consapevolezza che non lascia spazio a nessun dubbio. Studia al Liceo Artistico Lisippo di Taranto,passa all’Accademia di Belle Arti a Lecce,nella sezione del professor Luigi Spanò. Parla di quel periodo con entusiasmo Carmine ”il mio maestro, mi ha insegnato tutto quello che so sull’arte, non solo dal punto di vista tecnico , ma soprattutto il modo in cui devo rapportarmi con l’arte.
Tante mostre collettive iniziate nel 2002 fino ad arrivare ad una personale ” Per fare una personale bisogna aspettare il momento giusto,bisogna essere preparati ad esporre da soli e a non bruciare le tappe.
La sua mostra Necessità dell’essere esposta presso la Circoscrizione Montegranaro Salinella, a Taranto, è stata fortemente voluta dal Presidente della Commissione Cultura Fabio Ligonzo, che dopo aver visionato, per puro caso, le sue opere, l'ha contattata per proporgli un grande evento e  promuovere la sua arte.

Perché “Necessità d’essere”?
Il nome della mostra è stato preso da un quadro che più di tutti rappresenta la mia collezione
Questo è un quadro che nasce dopo un momento di stasi, e proprio con questo lavoro ritorno,prendendo il nome dal mio stato”Necessità dell’Essere. Perché quando l’arte fa parte di te, si ha bisogno in tutti i modi di dargli sfogo. Non si può reprimere quello che si è, ed io sono questo.


A cosa ti serve l’arte?                                       Il mio bisogno di esprimermi è talmente forte che non riesco a farne a meno,devo dipingere ,devo per forza.Davanti ad una tela bianca mi dico: qui posso aprirmi completamente, senza paure, condizionamenti. Posso essere profondamente quella che sono, mettendo a nudo la mia anima.
L’idea è quella che differenzia un’opera d’arte da un lavoro ben eseguito,l’arte è idea,la tua qual è ?                                        Utilizzare la figura trasformandola attraverso l’architettura attraverso il punto di vista.In tutti i miei quadri troverai questa prospettiva quasi aberrata,esasperata così tanto da deformare anche la figura stessa.La figura viene schiacciata,vista dall’alto,con questi occhi enormi che ti tirano all’interno. Ed è attraverso gli occhi che cerco il fruitore. La critica Baronessa Elisa Silvatici , mi ha definita una Simbolista Emozionale, definizione perfetta. Perché ha colto perfettamente , la giusta modalità di lettura dei miei lavori. Non è la figura centrale ad essere la chiave di lettura dell’opera, ma gli elementi che vivono intorno a questa, ad essere elementi cardini della codificazione del messaggio dell’opera stessa.
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Non è passata inosservata la tua mostra:apparizioni in TV,recensioni sul quotidiano e il tuo nome impazza sui blog”sono contenta del risultato ottenuto,ma questo è solo un piccolo passo e voglio andare avanti.
Rifacendoci alle rubriche del blog:Consigliaci un libro.                                                 Non ho dubbi nel proporre un libro di Elisa Mauro di cui sono stata l’autrice grafica ,”Cosa c’è di mare in me…” un romanzo autobiografico commovente, una storia toccante. E’ quella di una famiglia assediata da un “mostro cattivo”. Un opera che colpisce e lascia il segno e ci costringe a meditare sul significato della vita.
Abbiamo letto e pubblicato una piccola biografia che Elisa Mauro ha scritto su di te:quello che ha scritto Elisa mi rappresenta in pieno,facilitata dal fatto che è una mia amica.Le sue domande erano centrate sulla mia persona e su quello che sono veramente.Non solo ha saputo descrivere i miei lavori,ma ha parlato anche di come io mi pongo rispetto alla mia arte ,è andata a scovare il luogo dove nasce tutto,scoprendo anche cose che nemmeno io sapevo.
Dove andare con i bambini:mi capita spesso di andare al teatro Tatà di Taranto…passiamo insieme a mio marito e a mia figlia una domenica speciale e divertente.
Un luogo del Salento che ti piace visitare:Un posto che mi toglie il fiato è senza dubbio il Ciolo , uno scorcio fantastico che si apre sulla costa ionica salentina. Talmente bello da non poterlo descrivere.
Infine un pettegolezzo fra donne,i tuoi vestiti alla mostra erano bellissimi: beh… come donna artista devo curare anche la forma, la mia intendo, e reperire abiti belli non mi è difficile…vista la mia altra attività. Per il vernissage del 15 Marzo ho scelto un look più sofisticato, consono all’orario. Per la diretta della Rubrica “Carmine Antonucci e la sua arte” andata in onda il 21 Marzo su BLUSTAR TV, ho optato per un look più casual ricercato.

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